NUOVO METODO DIAGNOSTICO PER ALZHEIMER E PARKINSON

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Uno studio pubblicato sulla rivista International Journal of Molecular Sciences mostra un metodo rapido e conveniente per diagnosticare le malattie di Alzheimer e Parkinson tramite la conversione chimica diretta dei fibroblasti in neuroni.

Uno studio congiunto tra l’Istituto Superiore di Sanità, IRCCS San Raffaele Roma e CNR – Istituto di Farmacologia Traslazionale – ha messo a punto un metodo innovativo che potrebbe, in futuro, trovare applicazione nella pratica clinica.

Questo lavoro riguarda la riprogrammazione chimica diretta dei fibroblasti cutanei dei pazienti in neuroni (neuroni chimicamente indotti, ciN) per il rilevamento rapido di marcatori patologici per la malattia di Alzheimer (AD) e il morbo di Parkinson (PD).

Dopo aver digerito con appositi enzimi la biopsia cutanea, si ottiene una coltura primaria di fibroblasti. Questi ultimi vengono successivamente trattati con uno specifico cocktail chimico e un mezzo ad induzione neuronale. Il tutto viene effettuato in un sistema di microfluidica ad alta precisione che permette la manipolazione di piccolissime quantità di fluidi.

Per la diagnosi differenziale viene effettuata una convenzionale immunofluorescenza sui ciN ottenuti, utilizzando TUB III come marker neuronale, α-sinucleina come marker per PD e β-amiloide come marker per AD.

Grazie a tecniche di immunofluorescenza è possibile distinguere ciN derivati da soggetti sani (CT) e ciN derivati da pazienti con Alzheimer famigliare (FAD) e PD.

Attraverso immagini di microscopia confocale, questo studio mostra come i ciN PD abbiano un forte segnale per l’α-sinucleina rispetto ai ciN CT e FAD. Mentre, i ciN FAD mostrano un forte segnale per la β-amiloide rispetto ai ciN CT e PD.

Mollinari et al InT J MoL Sci 2022

Immagini di immunofluorescenza: Detection of Pathological Markers of Neurodegenerative Diseases following Microfluidic Direct Conversion of Patient Fibroblasts into Neurons”.Cristiana Mollinari et al.; Int. J. Mol. Sci. 2022, 23, 2147

 

I dati ottenuti dagli autori sono promettenti!

L’immunofluorescenza è una tecnica già utilizzata per la diagnosi di tumori da biopsie e integrare questa nuovo metodo potrebbe aprire nuove strade per l’analisi fenotipica delle malattie neurodegenerative e un’importante finestra di diagnosi per interventi più precoci.

 

Se vuoi saperne di più, leggi l’articolo qui “Detection of Pathological Markers of Neurodegenerative Diseases following Microfluidic Direct Conversion of Patient Fibroblasts into Neurons” Mollinari C. et al.; Int. J. Mol. Sci. 2022, 23, 2147. https://doi.org/10.3390/ijms23042147

Mollinari et al InT J MoL Sci 2022_